venerdì 11 dicembre 2009

pasta di mais

Ecco come crearla:

I n g r e d i e n t i

250 gr di maizena
500 gr di colla vinilica
1 cucchiaio di olio di vaselina
1 cucchiaino di succo di limone

U t e n s i l i

pentola antiaderente
cucchiaio di legno
matterello: va molto bene un tubo di plastica di cca. 2-3 cm. diam. (per stendere la pasta), con quello di legno la pasta tende ad appiccicarsi
premiagli e trincetto
rotella dentata e non, per tagliare la pasta
stuzzicadenti e stecconi peri spiedini (GLI ULTIMI possono servire anche come gambi per i fiori – basta coprirli di GUTTAPERCA)
filo di metallo di vario diametro – come gambo per i fiori coperto di GUTTAPERCA, là dove non si usa, come per esempio per le rose il vero gambo essiccato
tempere, acquarelli, pigmenti, gessetti




P r o c e d i m e n t o

Cuocere nel tegame antiaderente a fuoco medio- alto, tutti gli ingredienti, mescolando velocemente fino ad ottenere una palla compatta. Quando si forma un panetto che si stacca dalle pareti, cuocerlo per altri pochi istanti e poi toglierlo dal fuoco e continuare ad impastarlo, all'inizio dentro un sacchetto di plastica e poi su un piano (serve per togliere l’umidità), chiudendolo alla fine dentro un altro sacchetto, (quelli della spesa). Bisogna prestare molta attenzione alla cottura, perciò se l'impasto risulta troppo appiccicoso rimettere il panetto sul fuoco basso per qualche istante. Non cuocere troppo l'impasto, in quanto se è troppo cotto perde di elasticità e non potrà essere lavorato in nessuna maniera. L’ impasto si ritiene giusto, quando strappando un bocconcino, questo si strappa di netto, senza filare. Quando è già pronto, se chiuso bene nel sacchetto dura settimane. Comunque, bene specificare che non si butta via mai niente; laddove, l’impasto risultasse troppo cotto, lo possiamo utilizzare per riempire un vasino in coccio, il quale potrà servire come base per una composizione con primule, pansè (le viole del pensiero) oppure qualunque altro fiore vogliamo: mettiamo per prima un poco di colla vinilica sulle pareti del vaso, poi aggiungiamo l’impasto riempiendo poco a poco fin sotto il bordo; coloriamo il sopra con acquarelli verde e nero - per fare assomigliare la base al colore del terriccio, oppure possiamo aggiungere sopra l’impasto, del muschio stabilizzato il quale si fa aderire con poca colla vinilica; in questa base infiliamo poi i nostri fiori pronti e poi le foglie. Si possono utilizzare anche le foglie stabilizzate.


L ’ u s o d e l l a p a s t a d i m a i s

La pasta di mais permette di creare oggetti della più svariata natura (fiori, bambole, animaletti, bomboniere – il tutto va lasciato alla propria fantasia). Tenere conto che i lavori asciugano con l'aria, pertanto non c'è bisogno di alcuna cottura in forno; non risentono dell'umidità dell'aria ( a differenza della pasta di sale la quale ne risente, perciò i lavori tendono a rovinarsi irrimediabilmente!), e sono quasi infrangibili. Basta spolverarli di tanto in tanto con un pennello. I lavori in pasta di mais si assomigliano molto a quelli in biscuit. La colorazione può essere fatta in due modi: colorando l’impasto fin dall’inizio (cosa che io preferisco), oppure a lavoro finito, cosa più delicata e nel medesimo tempo anche più difficile, in quanto richiede una certa esperienza. Si possono usare la tempera (la quale la consiglio solamente per le foglie, in quanto così come i colori acrilici tendono ad ammorbidire l’impasto)oppure i pigmenti.. Prestare molta attenzione a colorare poco (se vogliamo dei colori tenui e non decisi), in quanto l’impasto una volta colorato scurisce con l’essiccazione. E’ indicato colorare una mini quantità di impasto, piuttosto in modo intenso; pizzichi di impasto colorato si aggiungono poi all’impasto naturale, fino ad ottenere l’intensità giusta. Questo procedimento ci permette, a differenza della colorazione con tempera o acrilici, di poter utilizzare l’impasto colorato avanzato, oppure di riprendere il lavoro in un secondo tempo: l’impasto colorato viene poggiato in un sacchetto nello sportello del frigo e levandolo poco prima, si ricomincia a lavorare nuovamente. Sempre e comunque, l’impasto colorato oppure no, va mantenuto in un sacchetto ben chiuso (anche durante la lavorazione, prendendo solamente la quantità momentaneamente necessaria). Non necessitando di cottura, i vari pezzi che dovranno comporre la propria creazione si possono assemblare con molta facilità: basta semplicemente una mini goccia di acqua è tutto è fatto. Per esempio per attaccare un petalo al resto del fiore si inumidisce l’ultimo petalo del fiore alla base e poi si aggiunge quello nuovo, premendo leggermente la base di questo ultimo; per attaccare la testa di una bambola al corpo, basta infilare uno stuzzicadenti nel corpo e poi l’altra estremità nel collo della bambola (perciò anche nella testa), sempre bagnando leggermente intorno. Quando si lavorano composizioni di dimensioni più grandi, dove soprattutto ci sono, per esempio, i gambi dei fiori che devono essere assemblati, basta la colla al caldo su uno dei due rami (già rifiniti con la gutamperga).

Ecco alcune creazioni con pasta di mais:



5 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao vorrei sapere come si fanno le pecorelle...sono famtastiche!! (per favore mi potresti dire il metodo passo per passo...) Grazie! Aspetto una tua risposta! (:

Anonimo ha detto...

Il semble que vous soyez un expert dans ce domaine, vos remarques sont tres interessantes, merci.

- Daniel

MAGU ha detto...

Sì, deliziosi i lavori che hai postato, anche a me interesserebbe sapere come hai fatto il manto delle pecorelle...Sei brava! Magu

Calogero ha detto...

Grazie mille mille mille. :-)

Anonimo ha detto...

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